L'Assessore all'Istruzione del Comune di Campobasso, Luca Praitano, ha recentemente tenuto un incontro con la stampa per gettare luce sul presente e il futuro della scuola, sottolineando l'importanza di un approccio trasparente e informato per comprendere appieno le opportunità e le sfide legate alla riqualificazione della "Francesco D’Ovidio". In un clima di campagna elettorale, l'assessore ha respinto con fermezza le accuse di superficialità e ha illustrato con chiarezza le motivazioni dietro le decisioni dell'amministrazione.
Praitano ha ribadito che la delocalizzazione degli studenti non è una scelta fine a sé stessa, bensì una necessità logistica mentre si investono fondi significativi per la demolizione e la ricostruzione della scuola nella stessa area. Ha sottolineato gli sforzi già compiuti dall'amministrazione per trovare soluzioni alternative, inclusa la ricerca di spazi adeguati nel centro cittadino, ma senza successo a causa della mancanza di disponibilità tempestiva.
Di fronte alla mancanza di opzioni nel centro, l'amministrazione ha valutato e scartato ogni proposta immaginabile, compresa l'analisi di spazi privati e contatti con costruttori locali. La decisione finale è stata quella di utilizzare un luogo di proprietà comunale per garantire un ambiente sicuro e stabile per le attività scolastiche, con progetti futuri di riqualificazione e utilizzo multifunzionale.
La scelta di rivitalizzare l'ex fiera come sede temporanea per la scuola è stata dettata dalla sua posizione strategica e dalle dimensioni sufficienti per ospitare gli studenti e il personale, oltre alla prospettiva di trasformarlo in un polo educativo e culturale dinamico. L'Assessore ha evidenziato anche l'importanza di potenziare il trasporto scolastico per ridurre i disagi per i cittadini durante questo periodo di transizione.
Infine, Praitano ha sottolineato la necessità di guardare al futuro con ottimismo, trasformando le sfide attuali in opportunità per arricchire l'esperienza educativa degli studenti. Ha citato la prossimità della Casa delle Tecnologie Emergenti e il potenziale coinvolgimento delle associazioni sportive locali come elementi che arricchiranno ulteriormente il contesto della nuova scuola, trasformandola in una vera e propria "cittadella della formazione".
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